Nel panorama lavorativo attuale, le Agenzie per il Lavoro (APL) svolgono un ruolo cruciale nell’offrire soluzioni flessibili sia per le aziende che per i lavoratori. La recente Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità in materia di contratti di somministrazione, aumentando la flessibilità per le aziende e creando nuove opportunità per i lavoratori.
Alcuni aggiornamenti normativi li abbiamo trattati qui .
Sempre più lavoratori, prima di accettare un’opportunità professionale, valutano anche il livello di welfare offerto. Un aspetto spesso sottovalutato è il welfare che le agenzie mettono a disposizione nei contratti di somministrazione, elemento chiave per attrarre e fidelizzare talenti in un mercato sempre più competitivo.
Il Ruolo Strategico del Welfare nel mondo del Lavoro
I benefit aziendali, dunque, oggi non sono più un elemento accessorio ma una leva fondamentale per incentivare la permanenza dei lavoratori in azienda, migliorando la qualità della vita con opportunità di sostegno e agevolazioni.
In generale, i pacchetti di welfare possono includere:
- Assistenza sanitaria integrativa: copertura medica aggiuntiva rispetto al Servizio Sanitario Nazionale, accesso agevolato a visite specialistiche e sconti su cure mediche.
- Buoni pasto e sostegni economici: benefit che migliorano il potere d’acquisto dei lavoratori e sono utilizzabili in un’ampia rete di esercizi convenzionati.
- Formazione professionale: corsi di aggiornamento e per lo sviluppo di competenze, con particolare attenzione alle soft skills e alle professioni emergenti.
- Work-life balance: misure di conciliazione tra vita privata e lavorativa, come smart working, permessi retribuiti e orari flessibili.
- Fondi pensionistici e assicurazioni: soluzioni di previdenza complementare e coperture assicurative per la tutela dei lavoratori.
L’adozione di piani di welfare non solo aumenta l’attrattività delle aziende, ma si traduce anche in un miglioramento del clima lavorativo e della produttività. I dipendenti che si sentono valorizzati tendono infatti a essere più motivati e meno propensi a cercare nuove opportunità.
Vantaggi e svantaggi per le aziende che offrono welfare ai lavoratori
Vantaggi:
- Fiscali: le somme erogate per servizi di welfare aziendale possono beneficiare di esenzioni contributive e fiscali
- Motivazione e produttività: offrire benefit migliora il benessere dei lavoratori, aumentando la loro motivazione e produttività.
- Attrazione e fidelizzazione dei talenti: un pacchetto welfare interessante rende l’azienda più attrattiva ai potenziali candidati e favorisce la retention dei dipendenti già assunti.
Svantaggi:
- Costi iniziali: l’introduzione di un piano di welfare può comportare costi che incidono sul budget aziendale.
- Gestione amministrativa: la gestione dei programmi di welfare richiede risorse dedicate e può aumentare la complessità amministrativa.
Modalità di scelta, limiti e tassazione del welfare aziendale
- Scelta dei benefit: le aziende possono selezionare i servizi di welfare più adatti alle esigenze dei propri dipendenti, attraverso survey interne o consultazioni con rappresentanze sindacali.
- Limiti e tassazione: il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce le condizioni per l’esenzione fiscale dei benefit. Ad esempio: i servizi di educazione, istruzione e assistenza sanitaria sono esenti da tassazione senza limiti di importo, mentre i voucher per beni e servizi hanno un limite annuale di esenzione.
Welfare e Somministrazione, un binomio vincente
In un mondo del lavoro sempre più dinamico, il welfare aziendale sta diventando un criterio chiave nella scelta di un impiego, al pari di stipendio e prospettive di carriera.
Per il principio di parità di trattamento (art 35 c1 d. lgs 81/2015), e salvo diverse indicazioni della contrattazione collettiva applicata, le misure di welfare sono previste anche per i lavoratori somministrati.
Per i lavoratori in somministrazione, il datore di lavoro è l’APL, previo accordo con la stessa è possibile per l’utilizzatore gestire anche il welfare dei lavoratori somministrati consentendo loro di accedere agli stessi beni e servizi previsti dei lavoratori diretti.
Il valore del piano e i criteri di maturazione del diritto al welfare sono disciplinati dal CCNL, dai piani/regolamenti aziendali o dal contratto di secondo livello.
Le Agenzie per il Lavoro possono valorizzare le politiche di welfare delle aziende clienti durante il processo di selezione, informando i candidati sui benefit offerti e sottolineando l’attenzione dell’azienda al benessere dei dipendenti. Questo può avvenire attraverso:
- Descrizioni dettagliate delle offerte di lavoro che includano informazioni sui benefit inclusi.
- Colloqui di selezione in cui vengono illustrate ai candidati le politiche di welfare dell’azienda.
- Materiale informativo che descriva i programmi di welfare aziendale.
L’Ente Bilaterale per il Lavoro Temporaneo che offre specifiche prestazioni di welfare ai lavoratori in somministrazione è Ebitemp. Indipendentemente dalle politiche dell’azienda utilizzatrice, Ebitemp offre garanzie ai lavoratori somministrati con agevolazioni in linea con il Contratto Collettivo Nazionale di categoria delle Agenzie di Somministrazione di lavoro.
In sintesi, Ebitemp garantisce il sostegno alla maternità, all’asilo, all’istruzione, all’invalidità al 100%, per l’adozione e l’affido; rimborsi e sussidi per infortuni o malattia; prestiti personali e contributi per la mobilità.
Le prestazioni offerte da Ebitemp non sono addebitate ai lavoratori, la contrattazione vigente prevede che l’Ente riceva un contributo da parte delle agenzie per il lavoro.
In conclusione, il welfare aziendale rappresenta un elemento strategico sia per il benessere dei lavoratori, inclusi quelli in somministrazione, che per la competitività delle aziende.
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