È una verità universalmente riconosciuta che la tecnologia ha dato il via, negli ultimi anni, ad una serie di cambiamenti culturali e sociali modificando, anche radicalmente, il concetto di presente e l’approccio verso il futuro.
Nasce, grazie a milioni di stimoli ed iniziative, la GenZ: la generazione di nativi digitali, che oggi, tra gli esponenti più maturi, annovera i giovani di età compresa tra i 20 ed i 24 anni.
Come vedono ed affrontano il futuro i giovani “Zeta”? Come si preparano, in che cosa credono e quale approccio hanno le imprese nei loro confronti? Scopriamolo in questo articolo.
Quali sono gli interessi della GenZ?
Il mondo è diventato ormai globalizzato, un traguardo raggiunto grazie alla diffusione di canali di comunicazione sempre più all’avanguardia e ad una conoscenza delle lingue straniere.
Quali effetti diretti ha avuto sull’approccio all’istruzione e al mondo del lavoro dei giovani?
La GenZ ha abbandonato alcuni capisaldi delle vecchie generazioni, dimostrando una particolare propensione a:
- conoscere diverse lingue, specialmente l’inglese, lo spagnolo ed il francese;
- progettare, programmare e controllare le nuove tecnologie;
- time management;
- pensiero analitico improntato all’innovazione.
D’altra parte, però, sono diminuite:
- la destrezza manuale, la precisione e la resistenza psico-fisica;
- la lettura, la scrittura, la matematica e l’ascolto attivo;
- le abilità legate ai cinque sensi e quelle spazio-temporali.
Quali sono le soft skills dei nativi digitali?
In un recente articolo del blog ci siamo soffermati sull’importanza delle soft skills, anche conosciute come competenze trasversali, che insieme a quelle pratiche, sono le abilità più richieste in un contesto lavorativo. A questo proposito, possiamo dire che la GenZ dimostra di essere particolarmente predisposta a:
- lavoro di gruppo;
- impiego entusiasmante e motivante;
- imparare nuovi concetti;
- intrattenere conversazioni e relazioni con clienti e colleghi;
- un confronto anche con chi ha pareri discordanti.
Non dimentichiamo che da una classifica realizzata da LinkedIn alla fine del 2018, è emerso che le abilità attualmente più richieste nei diversi ambienti di lavoro sono: il Team Work, ossia la capacità di fare gioco di squadra, le capacità comunicative ed il Time Management. In questo senso, sembra che la GenZ abbia compreso la direzione in cui sta andando il mercato del lavoro e risulta concentrata sulla maturazione e lo sviluppo delle giuste abilità.
Quali sono le sue priorità nella ricerca di un impiego?
La maggior parte dei nativi digitali è attualmente impegnata nel compimento del proprio percorso di transizione scuola-lavoro, risultando vicina al raggiungimento dell’obiettivo.
Le percezioni, sensazioni ed i segnali che arrivano proprio da loro, nel momento in cui si inseriscono nel mondo del lavoro, non sono uguali alle generazioni precedenti.
Il rapporto con le nuove tecnologie consente di avere molte speranze e nutrire fiducia negli ambienti in cui desiderano essere inseriti.
Tra le priorità evidenziate, quando un membro della GenZ ricerca una professione, emergono senza dubbio: l’importanza della flessibilità oraria, di avere quindi del tempo libero per coltivare rapporti famigliari e personali, la possibilità di scegliere se lavorare da remoto oppure in sede, e disporre di momenti da dedicare alla coltivazione di un hobby.
Essendo immersi nella digitalizzazione, i nativi digitali auspicano di poter:
- realizzare prodotti innovativi e partecipare a progetti creativi;
- vivere esperienze all’estero;
- migliorare la loro prospettiva di carriera negli anni.
Come percepiscono le aziende la GenZ?
Inevitabilmente, il prossimo ingresso della GenZ nel mercato del lavoro, rappresenta una sfida molto importante per le diverse realtà imprenditoriali italiane. Bisogna prepararsi all’arrivo della nuova generazione ed essere aperti agli input e agli spunti che saprà portare per il progresso interno ed esterno dell’azienda.
I nativi digitali riescono a visualizzare i concetti da una nuova prospettiva e possono aiutare a scardinare alcuni vecchi costrutti che nel mondo moderno, dinamico ed in continua evoluzione non funzionano più.
È importante che le aziende riconoscano la giusta attenzione verso le nuove tecnologie, e l’adozione di modelli di lavoro alternativi per attirare la “Zeta”, con iniziative messe in piedi in seguito alla nascita della GenZ come:
- flessibilità dell’orario di lavoro;
- formazione gratuita peri dipendenti;
- rivoluzione dei canali di ricerca e selezione del personale, che adesso avviene quasi esclusivamente sul web.