Il mondo occupazionale è in continuo cambiamento: l’emergenza Covid-19 e l’introduzione dello smart working su larga scala hanno cambiato completamente la modalità di lavoro, la pianificazione e le priorità, e sia le aziende che i lavoratori si stanno adattando a questo nuovo scenario socioeconomico.
Nonostante la pandemia abbia prodotto indubbiamente tanti disagi, è innegabile che abbia anche accelerato e favorito lo sviluppo di nuove strategie e strumenti innovativi per il potenziamento delle competenze e del capitale umano.
Formazione di nuove competenze e riqualificazione professionale sono diventati improvvisamente il migliore alleato per trasformare la crisi in una qualche forma di opportunità.
Vediamo insieme come.
Reskilling o Riqualificazione professionale: cosa significa per un candidato alla ricerca di lavoro
Secondo il vocabolario “riqualificazione professionale” – o reskilling in inglese – significa letteralmente “conseguire una nuova o migliore qualifica professionale”.
Si parla infatti tipicamente di servizi o corsi di riqualificazione professionale come quelle attività pensate per fornire ad un lavoratore gli strumenti idonei a trovare una nuova e migliore occupazione.
Stiamo vivendo un periodo storico in cui però è necessario reiventare e reiventarsi. Ogni singola persona può trasformare una disavventura in opportunità: trovandosi nella condizione di ripensare la gestione del proprio tempo, può trovare nuovi spazi per apprendere.
Come ApL interpretiamo la riqualificazione professionale in modo semplice e creativo, come l’arte lavorativa e la scienza di ridare nuova vita alle competenze ed esperienze per puntare a realizzare una vita professionale più soddisfacente.
Sei alla ricerca di una nuova opportunità occupazionale?
Approfitta del tempo libero a disposizione. Potresti pensare di frequentare corsi di lingue straniere, di digital marketing, di informatica, acquisendo competenze sempre più richieste nello scenario post Covid-19.
Reskilling o Riqualificazione professionale: cosa significa per le Aziende
Sia in ambito privato che pubblico, la formazione del personale costituisce un aspetto fondante nella gestione delle risorse umane e richiede un’attenta pianificazione al fine di rispondere alle esigenze del momento e, ancor di più, prepararsi agli scenari futuri.
Grazie a progetti ben strutturati, l’aggiornamento e la formazione diventano un valore strategico immediatamente spendibile per lo sviluppo dell’impresa e dell’economia generale del Paese in cui l’azienda opera.
Mantenere il dipendente informato consente, ad esempio, di:
- Comprendere il processo di gestione delle attività;
- Imparare a lavorare in gruppo;
- Stabilire obiettivi e definire tempistiche che ne possano garantire il raggiungimento;
- Definire strategie realistiche che permettano il conseguimento degli obiettivi;
- Impostare la pianificazione con un approccio costruttivo.
Una forte cultura aziendale dona rilevo alla pianificazione e la incoraggia per far sì che il singolo dipendente e la squadra risultino vincenti, fornendo la stabilità necessaria e rafforzando la linea dell’azienda.
Quando i manager forniscono una formazione trasversale ai propri dipendenti, possono inoltre far uso delle loro capacità per incrementare la produttività. A livello pratico, parliamo di benefici come:
- Miglioramento della qualità tecniche e professionali, come specchio di un’accurata selezione e un investimento nella formazione dei dipendenti;
- Dipendenti soddisfatti e proattivi;
- Incremento del valore del servizio offerto al cliente;
- Perfezionamento delle attività dell’impresa.
Il nostro punto di vista
Come Agenzia per il Lavoro, siamo costantemente a contatto con le più varie realtà professionali. Partecipiamo attivamente alle discussioni del settore e seguiamo con attenzione i possibili futuri scenari per fornire una consulenza sempre aggiornata e all’avanguardia, incline agli sviluppi di mercato.
Secondo Emanuel Benedetti, Referente Sales Formazione Finanziata di Etjca: “Negli ultimi mesi, la richiesta di corsi si sta allargando anche alle soft skill e alla comunicazione, soprattutto per i reparti produzione, sales, marketing”.
Con l’aumento della concorrenza e dei costi nei diversi range di business, le imprese si trovano a doversi focalizzare sempre più sulla comunicazione e sulle soft skills dei dipendenti: la differenziazione della competitività, la qualità del servizio e della produttività sono tre fattori chiave per rimanere a galla in un contesto sempre più dinamico.
Le società stanno cercando quindi di stare al passo con l’innovazione, la digitalizzazione e l’evoluzione di un’industria 4.0, ma anche per i candidati l’aggiornamento delle competenze risulta fondamentale: “Durante la crisi del 2008 ho visto che solamente i collaboratori che hanno deciso di ampliare le proprie competenze, restando comunque nella loro area di conoscenza, sono riusciti a rendersi indispensabili alle aziende dove lavoravano: bisogna pensarci quando nei prossimi mesi verrà tolto il blocco dei licenziamenti” aggiunge Benedetti, pensando al futuro della formazione.