Chi è alla ricerca di un lavoro lo sa: sono molte le fasi da superare prima di raggiungere l’assunzione in azienda.
Al primo posto, concorderete, che ci sia la creazione o l’aggiornamento del proprio curriculum vitae, un vero e proprio biglietto da visita dove presentiamo chi siamo e cosa sappiamo fare.
Quando ci candidiamo ad un’offerta di lavoro, il Curriculum Vitae è la prima impressione che diamo a chi non ci conosce – il selezionatore – per cui vogliamo che sia il più fedele possibile alle nostre caratteristiche individuali e alle nostre competenze acquisite. Se il nostro Curriculum Vitae è fatto nel modo giusto, accade che veniamo contattati per sostenere un colloquio di lavoro.
Fino allo scorso anno ci saremmo seduti di fronte ad un selezionatore e avremmo risposto alle sue domande sul nostro percorso di studi, sul passato professionale e le nostre competenze trasversali. Oggi invece, ci troviamo a raccontare tutto tramite uno schermo, attraverso video colloqui in diretta o in differita.
Come tutte le novità c’è stato un primo momento di adattamento e di imbarazzo ma oggi la situazione è notevolmente evoluta. Ovviamente per alcuni è più semplice relazionarsi attraverso un monitor mentre per altri resta più complesso, ma con alcuni consigli pratici può risultare una soluzione vantaggiosa per tutti.
Per la versione lunga, vi consigliamo di recuperare il webinar con i suggerimenti dei nostri esperti per entrare in rete con gli strumenti giusti: un Curriculum Vitae a prova di recruiter e consigli pratici per affrontare nel modo giusto i colloqui di selezione.
Per la versione corta, continuate a leggere questo articolo.
Come sostenere un video colloquio se sei un candidato
Non esistono regole standard da seguire che vi assicurano l’assunzione, ma seguire alcuni semplici consigli potrà aiutarvi a dare il meglio di voi stessi e a dimostrare di essere il candidato ideale.
Atteggiamento durante un video colloquio
In primis ricordiamoci che esiste una comunicazione verbale e una comunicazione non verbale. Avere un atteggiamento positivo e solare, sorridere, mostrarsi entusiasti per la posizione di ricerca sono atteggiamenti che predispongono in maniera positiva chi vi ascolta.
Guardate la webcam, come se vi trovaste a parlare con una persona “reale” e preoccupatevi che l’inquadratura sia ottimale: mostrate bene il volto, evitate inquadrature troppo ravvicinate o troppo lontane.
Cercate di adottare una postura corretta e composta. Il linguaggio del corpo è importante quanto il linguaggio verbale. Senza rinunciare alla vostra spontaneità, provate a non gesticolare in maniera eccessiva con le mani, provate a non toccare il vostro viso, i vostri capelli o la vostra barba, trasmetterete calma e serenità, due armi vincenti.
Vestitevi come se vi doveste presentare dal vivo, se vi fa piacere mettete il vostro abituale profumo. Psicologicamente può esservi d’aiuto il fatto di sentirvi curati e in ordine. L’autostima giocherà a vostro favore.
Mantenete il LEI a meno che non sia il recruiter a chiedervi di passare al TU.
L’ambiente e gli strumenti adatti
Scegliete un luogo luminoso, tranquillo, con uno sfondo neutro per il vostro colloquio, il recruiter capirà così di avere davanti una persona seria che si è organizzata in tempo per l’occasione.
Assicuratevi di avere una buona rete internet e disattivate tutte le notifiche che possono provenire da applicazioni installate sul vostro device. Eviterete così momenti di imbarazzo causati da interruzioni del collegamento o da ripetute interruzioni esterne.
Scegliete un nickname adatto al mondo del lavoro, prediligendo il vostro nome e cognome. Evitate soprannomi o nomignoli legati alla sfera privata.
Tenete a portata di mano un blocco per gli appunti o un device sul quale segnarvi eventuali note da ricordare. Farà comodo a voi e dimostrerà che siete organizzati e concentrati.
Come mettere in luce le competenze
Essere sé stessi è sempre un prezioso consiglio da mettere in atto, il selezionatore vuole conoscere la vostra motivazione, e non c’è alcun bisogno di mentire raccontando esperienze fittizie o esagerando situazioni pregresse.
Prima dell’incontro cercate di conoscere la realtà con cui vi confronterete: visitate il loro sito internet, leggete eventuali recensioni online, fatevi un’idea del business e del posizionamento dell’Azienda sul mercato. Se conoscete il nome o il ruolo della persona con cui sosterrete il colloquio, visitate il suo profilo Linkedin.
Preparate un discorso che vi possa presentare nel migliore dei modi e che vi rappresenti, quasi sicuramente il recruiter vorrà sapere chi siete e quale sia il vostro background.
Se la proposta lavorativa arriva da una realtà multilingue, organizzate un discorso anche in lingua straniera, non vi troverete così in difficoltà davanti a una richiesta fatta in un linguaggio differente.
Calcolate bene il vostro tempo, avrete a disposizione tra i 30 secondi e i 2 minuti per rispondere a ogni domanda che vi verrà posta, sembra poco, ma basta una leggera organizzazione per risultare impeccabili.
Parlate di voi, ma siate anche pronti ad ascoltare. Non interrompete mai chi vi sta parlando e scegliete di mettere in luce le vostre soft skills che meglio si adattano all’argomento che si sta trattando.
La conclusione del video colloquio
È possibile che in conclusione vi venga chiesto se avete domande da porre al recruiter: mantenete il focus sull’attività lavorativa, sulla realtà aziendale, sulle possibilità di formazione e di apprendimento. Se siete ad un primo colloquio evitate di limitarvi a domande come “quanti sono i giorni di ferie”, “quante pause sono previste”. Sono domande che lasciano intendere che siete più interessati al tempo extra lavoro che non alla mansione proposta. Questi dettagli saranno chiariti certamente e giustamente in un momento più avanzato della selezione.
Per ultimo, ma non per importanza, concludete il colloquio con il giusto saluto. Chiedete pure conferma su come vi verrà dato un feedback sull’esito dell’incontro.
Cercate di non fare ciao con la mano e di rimanere professionali fino all’ultimo.