Devi affrontare un colloquio di lavoro? Ecco cosa il tuo interlocutore si aspetta da te

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Hai paura perché ti aspetta un colloquio importante? Affrontare un colloquio di lavoro può incutere un po’ di timore, soprattutto perché dal suo esito può dipendere il tuo futuro professionale. Ma non disperare: con qualche semplice accorgimento fare bella figura sarà semplice!

Prima del colloquio: curriculum e lettera di accompagnamento

Il miglior modo per iniziare un colloquio con il piede giusto è creare delle valide premesse. Avere un curriculum ben strutturato, aggiornato, ordinato, chiaro e ricco è molto spesso la chiave di accesso a un colloquio. Non dimenticare inoltre di inserire una tua foto quanto più professionale possibile.

È vero: si tratta pur sempre di un pezzo di carta, ma racconta il proprio background professionale e scolastico. Ecco perché giocarsi bene le proprie carte fin dalla scrittura del curriculum vitae è fondamentale.

Basta così? Non proprio. Il curriculum dice tanto di te, ma c’è molto altro che non può essere trasmesso su questo tipo di supporto e che va comunicato all’azienda presso cui ti candidi.

Aggiungere una lettera di presentazione è molto importante perchè ti consente di raccontare le tue motivazioni, di valorizzare i tuoi punti di forza e di offrire all’azienda diverse ragioni per cui averti a bordo farà la differenza.

Come presentarsi a un colloquio di lavoro

Sembra banale, ma a determinare la percezione che l’azienda avrà di te sarà anche come e quando arriverai al colloquio. Ad esempio:

  • Preoccupati di essere super puntuale. Controlla prima il tragitto, scegli i mezzi con cui raggiungere la sede e verifica che non ci siano scioperi in programma;
  • Porta con te il necessario. Una borsa da lavoro o una 24 ore con un blocco per gli appunti e/o un computer portatile saranno indispensabili. Se li hai, porta con te anche i tuoi biglietti da visita e un portfolio dei tuoi lavori/progetti;
  • Conosci il tuo interlocutore. Anche per te è un primo incontro, ma è bene che tu sappia prima chi incontrerai. Trova risposta a domande come: Di cosa si occupa l’azienda? Dove opera? Ha altre sedi nel mondo? Cosa prevede la posizione per cui ti candidi?
  • Rilassati. Stai leggero con i pasti e distraiti: non passare la giornata a pensare all’appuntamento.

 

Comunicazione verbale e non verbale

Sei finalmente al colloquio. Registra bene chi hai di fronte: potrebbe essere un membro del team risorse umane, ma potrebbe anche essere il tuo futuro responsabile. Tieni a mente che potresti –se tutto va bene– vederlo ogni giorno per i prossimi anni.

A volte, pur essendo preparati, ci lasciamo tradire dal linguaggio del corpo o da atteggiamenti e reazioni che pensiamo di non poter controllare. Non è così! Ricorda queste semplici regole e falle tue.

Presentati bene. Lascia a casa (o in borsa) occhiali da sole, sciarpe, cappellini e berretti di ogni tipo. Vestiti in modo adeguato all’ambiente in cui vai: meglio un po’ troppo formale che un po’ troppo casual.

Una stretta di mano decisa (non eccessiva!). Non lasciare che il nervosismo ti faccia sembrare indeciso, debole o remissivo. Presentati con energia ed entusiasmo.

Mantieni il contatto visivo. Guardare negli occhi il tuo interlocutore è molto importante e dimostra decisione: reggi lo sguardo, con naturalezza e spontaneità.

Espressione e tono di voce. Ricorda che un sorriso in più è sempre meglio di uno in meno. Mantieni un tono di voce adeguato e, se sei una persona che gesticola molto, evita l’effetto “hostess che indica le uscite di emergenza”.

Ascolta e parla nei tempi giusti. Evita di sovrapporti al tuo interlocutore e ascolta bene ciò che ti viene detto. A domanda rispondi argomentando, ma senza divagare. Quando parli mantieni un ritmo normale e RESPIRA.

Non ti accasciare sulla sedia. Anche la postura racconta qualcosa di te: resta composto e non scivolare sulla sedia. Se hai qualcosa in mano evita di giocherellare: potresti spostare l’attenzione del tuo interlocutore.

Durante un colloquio, ricorda il tuo obiettivo

La particolarità di un colloquio di lavoro è che devi parlare di te, ma lo devi fare in un contesto professionale. Ogni cosa che dirai verrà ascoltata e soppesata per capire se sei la persona che l’azienda sta cercando, quindi tieni a mente il tuo obiettivo e conta fino a 5 prima di parlare.

Devono capire chi sei. Racconta qualcosa di te che sia rappresentativo di caratteristiche utili sul lavoro. Ad esempio potresti dire: che fai volontariato (= altruismo e disponibilità ad aiutare gli altri), che pratichi uno sport di squadra (= ben disposto al lavoro di gruppo), che ami viaggiare (= hai spirito di adattamento).

Ricorda che alcuni valori sono sempre importanti. Puntualità, precisione, disponibilità, onestà.

A volte, quello che pensi essere un tuo difetto, potrebbe essere un pregio se interpretato nel modo giusto. Qualche esempio?

Ti stufi presto delle cose = le novità non ti spaventano, sei curioso e intraprendente

Sei un maniaco del controllo = ordine, puntualità e precisione sono il tuo pane

Non ami delegare = ti assumi le tue responsabilità e, se lavori in squadra, sei un buon team leader

Sei pigro = non ti lasci sopraffare dalle situazioni e mantieni la calma sempre

Essere supponenti e arroganti non paga quasi mai, ma è bene ricordare i propri pregi ed evidenziarli. Se dovessero chiederti i tuoi difetti, prova con gli “eccessi di qualità”. Ad esempio: “A volte sono troppo determinato, un po’ testardo” oppure “troppo preciso”.

Non sei ancora convinto? Fai delle prove a casa! Chiedi a un amico o a un genitore di simulare un colloquio di lavoro oppure siediti davanti allo specchio ed esercitati a parlare di te e delle tue esperienze.

Un’ottima strategia è quella di riprendersi e riguardarsi per scovare errori o atteggiamenti che spesso si mettono in atto inconsciamente e senza rendercene conto.

Ti senti pronto?

Trova il lavoro che hai sempre sognato e fissa il tuo prossimo colloquio!