Employer Branding: i benefici di una forte immagine aziendale per la ricerca di candidati

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Sei alla ricerca di risorse valide da inserire all’interno della tua azienda? Ci sono dei dati che è bene conoscere.

Secondo LinkedIn il 75% dei candidati ad una posizione, prima di sostenere un colloquio conoscitivo, fa ricerche sulla reputazione del proprio datore di lavoro.

Del totale, oltre il 70% non si presenterebbe al primo incontro qualora i risultati online non fossero all’altezza delle aspettative.

Soffermandoci a pensare, queste percentuali non stupiscono dal momento in cui la maggior parte delle persone prima di recarsi in un nuovo ristorante fa una rapida ricerca sul web a visualizzare le recensioni. Figuriamoci accettare una nuova posizione di lavoro, senza alcuna garanzia.

Proprio per questo, nel nostro articolo abbiamo deciso di approfondire il concetto dell’Employer Branding, ponendo al centro l’importanza della reputazione dell’azienda. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

Employer Branding: di che cosa si tratta?

Molti recruiter si chiedono che cos’è l’employer branding.  Il nome apparentemente complesso nasconde un significato molto semplice.

Potremmo definirlo un insieme di strategie utili a costruire un’immagine coerente all’identità dell’azienda come luogo di lavoro ideale.  L’obiettivo da raggiungere? Attirare e fidelizzare i dipendenti di talento.

Comunicando il proprio brand mediante l’Employer Branding, l’azienda può infatti intervenire nella definizione della propria dimensione valoriale.

Ci sono aspetti che rendono un posto di lavoro unico e molto ambito, non solo per potenziali futuri collaboratori, ma anche per i propri impiegati, rafforzando la coesione interna e lo spirito aziendale. Una strategia di Employer Branding a lungo termine, quindi, permette di definire e valorizzare l’identità aziendale per attrarre e trattenere risorse, ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi di business.

Le tipologie di Employer Branding

Esistono due differenti strategie che consentono di fidelizzare sia il personale già inserito in azienda, sia i futuri collaboratori:

  • L’Employer branding interno: concerne azioni di retention ed engagement, utili a fidelizzare i talenti già presenti in azienda. Far percepire ai propri dipendenti che l’attenzione verso di loro rimane alta è infatti il modo migliore per fidelizzarli e valorizzarne il potenziale. Non bisogna mai dimenticare che sono le persone a fare il successo di un’azienda ed è a loro che bisogna dare delle motivazioni.
  • Employer branding esterno: consiste in campagne finalizzate ad attrarre e reclutare talenti in linea con le esigenze e i valori aziendali.

I benefit aziendali ricercati dai candidati e desiderati dai dipendenti

Sono stati fatti diverse ricerche in merito all’Employer branding. Prendiamo in analisi quella svolta dalla Boston Consulting Group, un’azienda multinazionale con oltre 90 uffici in 50 paesi.

Lo studio dimostra che con l’adozione di una strategia efficace è possibile ridurre del 50% i costi di assunzione e del 28% il tasso di turnover.

Proprio per questo la reputazione dell’azienda è importante. Cerchiamo di comprendere come è possibile migliorarla dalla quotidianità.

Presentiamo i benefit maggiormente apprezzati dai candidati alla ricerca di un impiego oppure dai lavoratori già presenti all’interno dell’ambiente, dividendoli in due microgruppi: vantaggi psicofisici e benefici materiali.

Vantaggi psicofisici

Sono sempre molto apprezzati i datori di lavoro che si preoccupano sia del benessere psicofisico, sia dello stato di stress e dei carichi di lavoro dei propri dipendenti.

Si potrebbe agevolare il proprio lavoratore proponendo di:

  • Lavorare da remoto: una ricerca di Harvard Business Review ha dimostrato che l’87% dei lavoratori si dichiara molto più coinvolto e partecipe quando presenzia alle riunioni in videoconferenza. Questo aspetto è riconducibile alla possibilità di dormire di più, evitare il tragitto lavoro-casa, con il traffico annesso.
  • Accedere gratuitamente a palestre: permettere alle persone di fare attività fisica favorisce la motivazione e l’interazione sociale.
  • Avere rimborsi per visite di salute specialistiche oppure un’assicurazione sanitaria Permettete ai dipendenti di beneficiare di una protezione assicurativa integrativa che si prenda carico delle spese mediche e sanitarie non coperte dal sistema pubblico.
  • Svolgere attività di work/life balance: è necessario in questo caso strutturare l’azienda in maniera da non chiedere straordinari e da promuovere un corretto equilibro tra vita e lavoro. A differenza degli altri non è propriamente un benefit, ma è uno dei fattori più importanti nella scelta di un candidato e nel grado di engagement di un dipendente.

Benefici materiali

Oltre alla salvaguardia della salute psicofisica è innegabile: i candidati ad una posizione considerano molto importanti i privilegi che con il tempo comportano un ingente vantaggio economico.

Tra i più frequenti ci sono:

  • Beni di prima necessità gratuiti nel luogo di lavoro, specialmente acqua e caffè;
  • Buoni pasto. Un classico, apprezzato non solo da chi non ha tempo per prepararsi qualcosa da mangiare a casa. I buoni pasto, infatti, vengono accettati anche la sera da diversi supermercati e attività gastronomiche.

Parcheggio gratuito. In alcune zone è davvero complicato parcheggiare ed in altre si spende molto per farlo tutti i giorni. Un parcheggio aziendale semplifica la vita dei dipendenti ed elimina una fastidiosa spesa.

Sei alla ricerca di talenti da inserire nella tua azienda? Contattaci per scoprire cosa possiamo fare per te!